Il Futuro del Made in Italy punta ad Est

Un’intervista di Giulio Busoni e Jiawei Zhao per Food Magazine

10.07.2024 | Articolo

Crescita del PIL al 2028 doppia rispetto agli USA, 41,2 milioni di famiglie che entreranno a far parte della classe di reddito più elevata entro il 2025 e una forte attenzione alla qualità. Questi sono solo alcuni dei driver che nei prossimi anni alimenteranno il decollo dei consumi di prodotti Made in Italy in particolare da parte della Gen Z cinese.

Per rispondere e conquistare questo mercato è cruciale una profonda immersione nella cultura del Paese accompagnata da un’efficace applicazione di strategie innovative– secondo Giulio Busoni, Partner Porsche Consulting

Il mercato cinese impone requisiti e strutture completamente diverse da quello italiano, prima fra tutti, l’integrazione del digitale che risulta essere un elemento cruciale per il consumatore medio: il 46% di tutte le transazioni al dettaglio avvengono su piattaforme e-commerce.

Ma non solo, aggiunge Jiawei Zhao, Managing Director Porsche Consulting China  ”La chiave del successo per il funzionamento delle filiere alimentari risiede non solo nelle origini dei prodotti, quanto in una solida gestione della catena di approvvigionamento, nella capacità di garantire ai consumatori un alto tasso esperienziale e nell’abilità di adattarsi rapidamente alle richieste del mercato”. 

L’espansione in oriente è tanto complessa quanto promettente e i numeri lo confermano: l’export agroalimentare italiano verso la Cina nel 2023 ha registrato un allungo del +4,1% rispetto al 2022.

A confermalo sono anche diversi casi di successo, player simbolo dell’eccellenza Italiana che da anni coltivano la loro presenza in territorio asiatico. Lavazza, per esempio, è riuscita a penetrare il mercato attraverso una jointventure con una catena locale, a cui è seguita poi l’apertura più di un centinaio di caffetterie in loco. Il modello di business funziona e l’intero comparto del caffè vanta tassi di crescita annui che si aggirano attorno al 30%. 

I brand italiani hanno tutte le carte in regola per aggiudicarsi ampie quote di mercato e puntare su un’espansione in terreno asiatico ma ci sono alcuni punti di attenzione.

Puntare sull’espansione con un approccio “capital driven” risulta efficace nei settori ad alta crescita, a patto di restare dinamici e pronti a adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato infatti essere “smart” nel decidere il grado di controllo da mantenere e “agile” nel tempismo di ingresso sono elementi chiave chiave del successo. Rispettare gli standard tecnologici non solo è mandatorio per connettersi con il consumatore ma è necessario per intercettare i trend di mercato. Infine, per conquistare e mantenere una leadership, la chiave è costruire un brand forte e riconoscibile. 

 

Manuela Falcherò | Food | Issue No. 6 | 06.06.2024

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