I ruoli d'intelligenza artificiale, robotica e 3D
Un articolo di Flavia Landolfi per Il Sole 24 Ore
20.04.2024 | Articolo
Intelligenza artificiale innanzitutto. Ma la chiamata a raccolta è per tutte le altre tecnologie che declinate alle infrastrutture possono imprimere una sferzata alla produttività massimizzandone l'efficienza. Ne è convinta Porsche Consulting Italia che per bocca del suo amministratore delegato Josef Nierling è stata chiamata in audizione all'ottava Commissione del Senato nell'ambito dell'indagine conoscitiva sull'utilizzo delle tecnologie digitali e dell'intelligenza artificiale nelle infrastrutture di mobilità.
Al centro ci sono i numeri sulla produttività presentati a palazzo Madama: secondo la società di consulenza tedesca «il settore delle costruzioni ha evidenziato un calo di produttività del 19% dal 1995 ad oggi, mentre l'industria manifatturiera ha mostrato un incremento del 32% negli stessi anni, e vive oggi i benefici di Industria 4.0 proiettandosi verso ulteriori fasi di innovazione». Per invertire questa tendenza, secondo il rapporto presentato da Nierling in Senato «non bisogna partire dalla singola applicazione di tecnologie, ma dal trasferimento di un approccio complessivo derivato dalla produzione industriale alle costruzioni, facendo leva sulle nuove tecnologie per incrementare la produttività, la velocità di realizzazione, la sicurezza del lavoro e la sostenibilità ambientale». Si tratta in poche parole di passare dall'approccio di progetto a quello di prodotto.
L'esperienza di Porsche Consulting prende le mosse dalla madre patria in Germania: qui si parla di mantenere e sostituire 130mila ponti. Ed è sempre qui che l'industria delle costruzioni sta sperimentando la produzione fuori cantiere perché, spiega ancora Nierling in audizione al Senato «con questa tecnica è possibile applicare concetti di robotica e realizzare dei manufatti che, proprio perché ripetitivi, permettono più facilmente non solo l'adozione in scala delle tecnologie ma anche il più predittivo monitoraggio e la più facile gestione dell'infrastruttura complessiva realizzata». La costruzione in fabbrica prevede l'uso anche della tecnologia 3D con un abbattimento, spiega il report, sia dei materiali che delle emissioni di CO2 fino al 50 per cento e quindi una sforbiciata considerevole ai costi del progetto. «In Germania - racconta l'AD - questo nuovo approccio orientato al prodotto ha permesso di realizzare uno studentato con dei costi di realizzazione inferiori del 30% rispetto ad un approccio costruttivo standard».
In Italia - spiega la società di consulenza - esistono diverse realtà che «progettano e costruiscono moduli per ponti e cavalcavia, gallerie artificiali stradali e ferroviarie, gallerie paramassi a sbalzo e allargamenti stradali a sbalzo, ma dalla nostra analisi sono per lo più Pmi che non hanno ancora raggiunto una dimensione tale da incidere significativamente su questo cambio di paradigma».
E poi c'è la madre di tutte le tecnologie: l'intelligenza artificiale che «può essere utilizzata per l'analisi comportamentale degli utenti di un territorio supportando le scelte di dimensionamento dell'infrastruttura stessa». Le applicazioni sono diversissime e tutte di grande impatto: nella fase di industrializzazione, spiega la società, su gemelli digitali assicura l'ottimizzazione di costi ma anche la simulazione del comportamento del manufatto a favore di una maggiore sicurezza. «Applicazioni di Ai sono anche fondamentali nelle attività di monitoraggio, nella manutenzione preventiva dell'infrastruttura, così come nell'eventuale fase di smantellamento». L'esempio pratico arriva dallo smantellamento di una centrare nucleare tedesca. «Algoritmi sofisticati di Ai applicati alle sequenze operative hanno portato ad una riduzione del 60% dei tempi di realizzazione», conclude Nierling.
Flavia Landolfi | Il Sole 24 Ore | 20.04.2024
Nella foto: Josef Nierling, Amministratore Delegato Porsche Consulting e Lorenzo Basso, Vicepresidente 8a Commissione del Senato della Repubblica